Nel cuore del Chianti, dove si produce il Chianti Classico, tra le colline ammantate di boschi di querce e ginepri, alle pendici del paese Monti, si trova il podere I Sodi.
È nel vino Chianti Classico che vive e si esprime quel terroir, che deriva da un territorio di antichissime tradizioni, civilizzato in tempi remoti ed affine al vino dai tempi della potenza Etrusca. Ma è stato poi in epoca medioevale che i boschi di castagni e i querceti hanno iniziato a lasciare spazio alle coltivazioni della vite e dell’oliva.La zona di produzione del Chianti Classico, denominata “zona di origine più antica” e delimitata nel 1932 da un decreto ministeriale è poi rimasta invariata.Il rustico del podere I Sodi risale al 1893 ed il nome deriva probabilmente dal fatto che si trovava su di un terreno sassoso non coltivato. La casa rispecchia la tradizionale architettura “Leopoldina” con l’utilizzo tipico degli archi e con la classica torretta della piccionaia, da cui lo sguardo si spinge fino al Monte Amiata. L’azienda, di proprietà della famiglia Casini dal 1973, di Ivo e dei suoi due figli Danilo e Franco, ha 12 ettari di vigneti, tutti collocati in un’ottima posizione e circondati dai boschi. I Sodi non si esaurisce così, infatti comprende anche 3 ettari di oliveto e l’Agriturismo Le Trappoline, situato a circa 2 km dall’azienda agricola. Qui il sole raggiunge tutte le vigne dalle prime ore del mattino fino al tramonto. I pendii delle colline sono dolci e il microclima è perfetto per una corretta maturazione dei grappoli delle uve che in periodo di vendemmia vengono raccolti a mano. Tra poco spunteranno le gemme e sarà l’inizio del nuovo ciclo per i vigneti. Chianti Classico D.O.C.G. e la sua riserva, prodotta al 95% con uve Sangiovese e il restante con Canaiolo, buonissima. Le uve stanno a macerare sulle bucce per una ventina di giorni, a seguire la maturazione in piccoli fusti di rovere per due anni e l’affinamento in bottiglia per altri 9 mesi. Con la carne, quella più saporita e di cacciagione, si sposa in modo perfetto.
Note degustative
Colore rosso rubino brillante con riflessi in porpora. Grazie all’armonia dei tannini, uniti alla delicata complessità dei profumi e alla nota finale di dolcezza dà una sensazione in bocca di perfetto equilibrio.
Allergeni :

Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2